“Cibi” da evitare, allergie e intolleranze classiche … non sempre è così
Una delle ragioni per cui i disturbi addominali cronici sono particolarmente problematici è perché si può impiegare molto tempo per trovare la causa esatta del problema (anni se non si è ben guidati), giungere cioè alla corretta diagnosi.
I problemi sono essenzialmente due:
- uno è di tipo prettamente medico: i medesimi disturbi addominali possono effettivamente avere molte differenti cause. Comprendere quella giusta non è facile
- c’è molta disinformazione
Spesso le persone si domandano se non siano alcuni cibi in quanto tali a causare problemi cronici come gonfiore, dolore e stitichezza/diarrea. Cioè si provano ad eliminare ad esempio latte o pizza o determinate verdure, etc…
E per alcune persone questo effettivamente funziona
Ma come mai allora alcuni cibi che per alcune persone sono spesso connessi a disturbi non causano alcuna difficoltà in altre persone?
Questo porta lecitamente e anche giustamente a pensare che la spiegazione vada allora ricercata non semplicemente in dei singoli cibi particolarmente “stimolanti” o “bloccanti” per qualche ragione ma nel modo in cui interagiscono con noi: quindi diventa normale domandarsi se la causa dei disturbi vada cercata in allergie e intolleranze strettamente individuali
Anche in tal caso la scoperta di classiche allergie o intolleranze (che ricordiamolo non sono sinonimi, sono problematiche differenti con diverse soluzioni) può risolvere i problemi di molte persone o individuare comunque una dieta o una terapia idonea
“Colon irritabile” …cibi da evitare?
Esistono però numerosi casi, milioni di persone solo in Italia, in cui anche in assenza di allergie e intolleranze classiche note e sulla bocca anche della persona comune, i sintomi su detti si presentano comunque in modo cronico tanto che la tipica spiegazione che le persone in questi casi si danno diventa di tipo psicologico (stress, tensioni, mutamenti avvenuti, una psicologia tendente alla somatizzazione, …). Ora quel che la scienza ormai ci sta comunicando è che dare una spiegazione psicologica in questi casi spesso non è del tutto scorretto ma è profondamente incompleto e in realtà sovraccarica la persona di “responsabilità” che non ha
Non a caso esiste ormai da anni la definizione di “sindrome dell’intestino irritabile” (comunemente “colon irritabile”) che va a cogliere proprio lo spettro diagnostico di questi milioni di persone che non rientrano nella precedente casistica o che ci rientrano ma che non di meno non risolvono (ad es. un intollerante al lattosio che nonostante abbia tolto il lattosio comunque manifesta ancora sintomatologia)
Ed è qui che la scoperta scientifica del funzionamento dei FODMAP ha fatto, ormai da alcuni anni, la differenza. Una profonda differenza
Dieta per “colon irritabile”?
In particolare la presenza di FODMAP negli alimenti è stata in grado di spiegare come gonfiore, dolore e stitichezza/diarrea possano presentarsi anche in assenza delle cause classiche su dette (allergie a determinati cibi, intolleranze a determinati cibi o nutrienti come ad es al lattosio, disfunzioni organiche palesi, …)
Grazie a questo oggi la scienza è in grado di fornire una soluzione ad alta efficacia completamente naturale e molto poco “invadente” perché è possibile lavorare a un livello strettamente dietetico sui FODMAP anche se serve una certa competenza e padronanza di know-how nutrizionale e gastroenterologico per farlo bene e correttamente.
Efficacia della Dieta Low-FODMAP su gonfiore e dolore addominale
FODMAP: cosa sono?
Iniziamo con una spiegazione anzitutto terminologica: FODMAP è un acronimo inglese, quindi a rigor di termini andrebbe scritto F.O.D.M.A.P., e sta per Fermentable Oligosaccharides Disaccharides Monosaccharides and Polyols (Oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili). Sono carboidrati presenti in maggiore o minore misura in buona parte degli alimenti che, specie in alcune persone, tendono a stanziare e a fermentare molto nella parte terminale dell’intestino
Cibi da evitare? Cosa mangiare con il colon irritabile
Come detto i FODMAP sono “costituenti” presenti in buona parte dei cibi, quindi la domanda corretta da porsi non è tanto quali alimenti li contengano, ma quanto li contengano.
Ora capite perché eliminare l’alimento in sé, per milioni di persone anche solo in Italia, non è la soluzione ma potenzialmente solo una deprivazione non calibrata che genera persino scompensi o inutili rinunce?
Vi offriamo una breve panoramica …ma sappiate che una dieta Low-FODMAP fai da te rischia di non essere equilibrata dal punto di vista nutrizionale e di non essere la soluzione
Elenco alimenti “FODMAP”
Alimenti ad alto e basso contenuto di FODMAP
Ad alto contenuto di FODMAP:
Latte e latticini: Latte di mucca, latte di pecora, latte di capra, formaggi morbidi e freschi, creme di gelato
Frutta: cachi, albicocche, ciliegie, prugne, susine, pere, mele, manghi, pesche, angurie, succhi di frutta, frutta secca, avocado, concentrati di frutta, conserve di frutta
Verdura: broccoli, cavoli, aglio, finocchi, cipolle, piselli, gombi, scalogni, asparagi, carciofi, cavolini di Bruxelles, funghi, cavolfiori, barbabietole
Legumi: fave, lenticchie, fagioli, ceci
Cereali: segale, frumento. Se consumati in quantità anche: biscotti, crackers, cuscus, pasta, pane
Dolcificanti: xilitolo, sorbitolo, mannitolo, sciroppo di mais, fruttosio, miele
A basso contenuto di FODMAP:
Latte e latticini: formaggi duri e stagionati, burro, latte di soia, latte di riso, sorbetti in sostituzione dei gelati
Frutta: limoni, mandarini, arance, lamponi, kiwi, uva, meloni, lamponi, mirtilli, banane, pompelmi, fragole
Verdura: sedano, peperoni, lattuga, zucche, germogli di bambù, cipolle verdi, pomodori, melanzane, fagiolini
Cereali: farro, mais, riso
Dolcificanti: glucosio, saccarosio, sciroppo d’acero
La Dieta Low-FODMAP: una “lista FODMAP” è davvero sufficiente?
Conoscere quali alimenti contengano più o meno FODMAP non è però sufficiente in media a dare a chi soffre di “intestino irritabile” una soluzione. Potete provare ovviamente ma il fai da te in media ottiene pochi risultati spesso non bilanciati dal punto di vista nutrizionale e è per questo che ci si rivolge a specialisti e dietisti per ottenere una dieta personalizzata e bilanciata.
Sono molti gli aspetti da comprendere sulla condizione della persona, sulla sua storia medica passata e attuale : negli anni si è rivelato ottimale un metodo che sottopone la persona interessata a dei test/questionari sui quali poi gli esperti riescono a ritagliare su misura la Dieta
Noi siamo in grado di offrirti interamente in digitale proprio questo percorso. Percorso validato proprio dal Prof.Corazziari che per primo nel 2014 è riuscito a dimostrare con studio in doppio cieco l’efficacia della Dieta Low-FODMAP
Cosa vuol dire “in doppio cieco”?
Detto molto in sintesi che il Prof. Corazziari ha dimostrato che la Dieta Low-FODMAP funziona molto di più del “placebo” (il miglioramento fisico/clinico che si ottiene per ragioni strettamente psicologiche durante una terapia perché ci si sente “coccolati”) e persino molto più dei farmaci che prima trattavano il “colon irritabile” tanto che nel 2016 è stata proprio la British Dietetic Association (punto di riferimento internazionale per indicazioni dietetiche applicate anche a terapie) a confermare quanto compreso dal Prof. Corazziari: per il trattamento dei disturbi addominali da “intestino irritabile” è preferibile una Dieta naturale calibrata da esperti … ai farmaci