Distensione Addominale

distensione addominale

Anzitutto la distensione addominale è un segno clinico che comporta un aumento obiettivamente visibile  della circonferenza addominale: va cioè distinto ad esempio dalla  sensazione  di tensione e gonfiore addominale che è un “aumento percepito” soggettivamente ma che non necessariamente presenta alcun riscontro misurabile.

Sintomi associati possibili. Ovvero: cos’altro può farci comprendere che siamo in presenza di distensione addominale

In media la distensione addominale è facilmente verificabile dal soggetto stesso in quanto per quanto piccola si dovrebbe trattare di un fenomeno visibile a occhio nudo.

Però va anche precisato che, come chiariamo nella nostra panoramica sulla pancia gonfia, una caratteristica della distensione addominale è quella di non esser per forza legata a una percezione di gonfiore. Cioè la circonferenza addominale può materialmente estendersi ma il soggetto può non accorgersene se non si osserva

Come vedremo tra poche righe il fatto che il soggetto poco si accorga della distensione spesso non è un grande problema in quanto molte distensioni sono leggere, transitorie e di severità relativa

Ciononostante visto che in alcuni casi la distensione addominale ha matrice cronica e in altri casi può essere grave (e raramente mortale) può essere utile tenere presente che oltre ad essere associabile alla sensazione di gonfiore – sintomo però abbiamo detto in alcuni casi assente e quindi non sempre di aiuto – possono esser compresenti altri sintomi correlati

Sintomi correlati/spia da osservare:  eruttazioni, flatulenza, dolore/crampi addominali, diarrea/stipsi, nausea/conati, dimagrimento/calo di peso, malessere diffuso e debolezza/astenia, cefalea, sangue nelle feci, dispnea (difficoltà a respirare nello specifico data da eccessiva distensione)

Questi possono essere una spia

  • sia della distensione
  • sia della sua natura (visto che può avere molte diverse cause)

e quindi è utile sin da ora tenerli a mente. Veniamo ora all’approfondimento

Cause: le 6 F

Possiamo considerare la distensione addominale

sotto il profilo dell’origine in media (ma non sempre):

  • originata da gas (aria o non), liquido. Esiste una terza causa anche ma la trattiamo tra un attimo
  • presente nello stomaco o nell’intestino o nella cavità peritoneale o in più di uno di questi

sotto il profilo della diagnosi/prognosi la distensione addominale è:

  • una problematica o del tutto leggera/transitoria (data da stile di vita o modi di mangiare scorretti) o di gravità media data da disturbi funzionali gastrointestinali cronici
  • solo più raramente indice di una patologia grave

Più in generale a voler vagliare in modo esteso le cause possiamo aggiungerne qualcuna in più citando anche cause di aumento della circonferenza addominale, quali

  1. gravidanza
  2. aumento di peso

che da un lato sembrano banali e intuibili, dall’altro non sono riconducibili certo solo a gas/liquidi in senso stretto ma

  • a un sostanziale aumento di massa
  • e/o a un’espansione di organi interni

entrambi, vuoi fisiologici (gravidanza) vuoi più o meno patologici (aumento di peso non dato da mera massa muscolare)

Per fare una buona panoramica usiamo la regola anglosassone delle 6 F (F che sono iniziali di parole) che …conoscendo un po’ di inglese … permette in modo più semplice di ricordare le possibili cause di distensione addominale:

  • Fetus (gravidanza)
  • Flatus (meteorismo/gas)
  • Feces (feci, cioè modi irregolari di andare al bagno)
  • Fat (situazioni di sovrappeso o obesità)
  • Fluid (presenza di liquido)
  • Fatal growth (letteralmente “crescita mortale”: crescita di una qualche massa di tipo maligno come sono i tumori ad esempio)

A parte rari casi non si tratta di patologie organiche ma di

  • alterazioni temporanee
  • alterazioni croniche della funzionalità degli organi interessati, un problema funzionale dunque. Questo può essere sia patologico come non: nel secondo caso rientra ad esempio la distensione da sindrome premestruale, lì dove quest’ultima è cronica ma al contempo la distensione generata va considerata una deviazione dalla normalità più che una patologia a sé

NOTA: I disturbi funzionali sono tutti quelli che pur comportando un’alterazione del funzionamento (temporaneo o cronico) non comportano mutamenti o lesioni anatomiche

Tipici esempi di questo sono

  • cause temporanee come: l’indigestione, l’assunzione di “cibi spazzatura”, bevande gasate, alcool, caffé, influenze stagionali con effetti gastroenterici
  • cause croniche: sindrome premestruale, sindrome dell’intestino irritabile (colon irritabile), stipsi cronica,  gonfiore addominale, diarrea cronica

Se le cause temporanee in media recuperano facilmente da sole, diffidate però di chi vi dice che un disturbo cronico solo perché funzionale (non un tumore, non un sanguinamento, etc…) non è un problema. Nonostante  i disturbi funzionali cronici non causino danni fisici gravi e non costituiscano mai di per sé una minaccia alla sopravvivenza possono peggiorare seriamente la qualità di vita, possono creare emarginazione sociale e proprio per vivere una vita più gioiosa può valer la pena non sottovalutare o “snobbare” la cosa e non lasciare che la sottovalutazione di chi ci circonda guidi la nostra opinione su questi disturbi

E’ il caso ad esempio dell’appena citato “colon irritabile” che – forse non ci crederete – interessa milioni di persone solo in Italia

In generale durante la lettura del testo avremo modo di notare che (escludendo la causa di distensione fisiologica nella donna che è l’eventuale gravidanza) in media c’è una diretta proporzionalità tra

  • sostanza più o meno solida (gas vs liquido/solido) della distensione
  • durata della distensione

e gravità.

Più la matrice della distensione è liquido/solida e è prolungata/cronicizzata e più è probabile si sia davanti a un campanello d’allarme potenzialmente più serio (in alcuni casi molto serio)

Gravidanza e sindrome premestruale: la causa fisiologica

E’ la donna che con la gravidanza, unita a eventuale sindrome premestruale in altri momenti del suo periodo fertile, presenta cause fisiologiche (e non patologiche) della  distensione addominale. Per l’uomo invece le cause – anche se magari transitorie, lievi – non sono mai strettamente fisiologiche cioè date da un processo normale

Per quel che concerne la gravidanza la distensione addominale comincia dopo poco meno di 3 mesi con il dislocamento automatico dell’utero dall’area pelvica all’area addominale

Meteorismo: matrice gassosa

Nel caso del meteorismo si parla di gas presente in eccesso. Questo in media è causato da aerofagia (ingestione di aria data da scorretto modo di deglutire, largo uso di chewgum, …) e/o  da fermentazione  degli alimenti da parte  della flora intestinale, più spesso in presenza di disturbi funzionali cronici come colon irritabile, stipsi cronica, diarrea cronica, etc…

Feci: matrice mista

Ci si riferisce a una modificazione anomala nel modo di andare al bagno (tecnicamente: alterazione dell’alvo), quindi stipsi, diarrea o un mix di questi fenomeni. Nel caso di tendenze stitiche la distensione può esser data da un blocco nel transito  delle feci (sia di matrice funzionale che organica/meccanica).

Nel caso della diarrea si può generare meteorismo attraverso il meccanismo di un rapido transito degli alimenti che giungendo nel colon vengono qui fermentati con accumulo di acqua e produzione di gas

Sovrappeso/obesità: matrice solida

Sovrappeso e obesità aumentano evidentemente e intuitivamente la circonferenza addominale  tramite  la deposizione di  grasso. Come riferito più su una causa più solida della distensione comporta maggiori rischi e in effetti sovrappeso e obesità andrebbero (in modo sano e non ossessivo) combattuti perché sono tra i principali fattori di rischio per ipertensione arteriosa , diabete, problemi cardiovascolari, rischi di infarto, …

Ascite, il caso del liquido addominale: matrice liquida

Come detto prima va tenuto presente che se la distensione invece che a gas/aria è dovuta a liquidi le probabilità che questa abbia natura più grave si alzano notevolmente. Tipico esempio di accumulo  di liquido è l’ascite

Parliamo di un versamento nella cavità addominale (per l’esattezza la cavità peritoneale) in grado di provocare una distensione addominale molto vistosa, in quanto può giungere a consistere di vari litri di liquido

L’ascite in sé è un segno molto grave su cui bisogna intervenire ma non è la patologia o la causa in sé

Sono varie le malattie/cause che possono provocare ascite (e quindi questa distensione addominale di estrema pericolosità). Tra queste: cirrosi epatica, ipertensione della vena porta, grave malnutrizione, tumori specie in area addominale, sindrome Budd-Chiari, scompenso cardiaco

Masse “maligne”: matrice tendenzialmente solida

Il caso dell’ascite appena visto ci mostra una distensione grave che può anche avere a monte dei tumori ma che genera un’espansione della circonferenza addominale per via liquida. Esistono invece casi in cui proprio delle “masse” (sia tumorali che non) coincidono con la distensione addominale stessa

In alcuni casi queste dipendono da un ingrandimento patologico e spesso grave di alcuni organi dell’addome: fegato (epatomegalia), milza (splenomegalia), vescica (globo vescicale), aorta (aneurisma)

Masse invece non giustificate da ingrandimento di organi si possono spiegare con accumuli di pus notevoli (grossi ascessi), cisti, ernie addominali (viscere che protrudono  attraverso la parete dell’addome), tumori in area pelvica o addominale

Diagnosi

La diagnosi in medicina segue il tipico iter anamnesi, esame obiettivo, esami strumentali/di laboratorio. E anche la distensione addominale non fa eccezione

Si parte quindi dall’anamnesi ponendo alcune domande al paziente sui sintomi tenendo presenti alcuni indicatori notoriamente più problematici come: calo di peso, sudorazione nel sonno, sangue nelle feci, improvvise alterazioni dell’alvo (es. stipsi prolungata), patologie croniche come alcolismo e ittero (che possiamo trovare  nella su citata epatomegalia ad esempio), cirrosi epatica, insufficienza cardiaca e renale (che troviamo in presenza della su citata ascite)

L’esame obiettivo permette di fare grandi passi in avanti nella diagnosi: l’ispezione permette di notare asimmetrie nella distensione e la presenza di masse, l’auscultazione può far cogliere rumori anomali (es. quelli dati da occlusione), la percussione permette di discernere la matrice (gassosa, liquida o solida: il suono è tanto più vuoto quanto più è la matrice è gassosa ovviamente), la palpazione permetterà di conoscere un’eventuale soglia del dolore del paziente e di iniziare a cogliere masse addominali cioè di individuare ad esempio ingrandimenti anomali del fegato (epatomegalia) e della milza  ( splenomegalia) o la presenza di linfonodi (nel caso di metastasi tumorali)

Sul sospetto clinico  anamnestico e dalle indicazioni dell’esame obiettivo si programmeranno le indagini  utili a confermare la diagnosi

Cura, rimedi

Disturbi lievi e temporanei

Meccanismi di tipo preventivo possono essere messi in atto. I seguenti metodi hanno valenza generale , valgono ovviamente nei casi acuti, relativamente lievi ma sono talvolta (ma attenzione …non sempre!) di utilità anche nei disturbi funzionali cronici

  • evitare forme di aerofagia mangiando piano e limitando le bevande gasate o alcoliche; evitare pasti troppo abbondanti e cibi di scarsa qualità; bere anche due litri d’acqua/die
  • fare attività fisica è sempre una buona prassi
  • puntare su un buon apporto di fibre (frutta e verdura)

Disturbi cronici

Nei casi di disturbi cronici si agisce sulla patologia interessata in quanto la distensione è solo un sintomo

Nello specifico si può senz’altro dire:

  • in caso di intolleranze (glutine, lattosio, …) evitare i cibi controindicati
  • nel caso di sovrappeso/obesità perdere peso vuoi con diete vuoi con sport
  • lì dove c’è un’alterazione della flora batterica, come può accadere dopo terapia antibiotica,  migliorare la condizione di questa (ad es. con probiotici)
  • nel caso in cui il disturbo cronico sia funzionale (colon irritabile, stipsi cronica, diarrea cronica, gonfiore addominale cronico) è utile procedere seguendo una Dieta a basso contenuto di Fodmap (Dieta Low-FODMAP)